CHI SIAMO
 

Siamo una coppia che ha scoperto, non subito purtroppo, lo spettacolo che si riesce ad osservare sotto l'acqua dei mari caldi. Siamo quindi convinti di avere perso molte estati a cercare vacanze piacevoli altrove e ci consoliamo solo con il fatto che, non appena e quasi per caso abbiamo scoperto i pesci tropicali, non li abbiamo più abbandonati e, ogni volta che possiamo, li andiamo a trovare.

Dicevamo tardi e quasi per caso, in quanto la prima volta che abbiamo visto la barriera corallina è stato in Egitto, a Sharm el Sheik, per una settimana di vacanze - non prevista - nel mese di maggio del 1999. In Europa faceva ancora freddo e non c'era tempo per andare molto lontano, scegliemmo quindi il caldo più vicino che potevamo trovare, ad un costo accettabile.

Ogni tanto ci piace ricordare il nostro primo approccio con i "pesci colorati". Eravamo arrivati in spiaggia la prima mattina della vacanza ed io già pensavo che non fosse stata un'idea grandiosa scegliere l'Egitto. Di sabbia nemmeno l'ombra, ma tanta terra rossa, un caldo assurdo ed un mare - ad onor del vero - di un colore così azzurro da sembrare finto

Simona, come il solito la più propensa dei due a prendere l'iniziativa, è andata a fare il bagno: io non ero convinto neanche un po' in quanto pensavo che fosse più saggio utilizzare ancora la zona più fresca - si fa per dire - creata dall'ombrellone. Dopo qualche minuto, comunque, mi sono avviato anch'io e sono rimasto a bocca aperta quando ho visto che nell'acqua, trenta centimetri o giù di lì, vicino alle mie caviglie nuotavano due pesci gialli, poi meglio identificati come pesci farfalla.

Da quel momento è scattata la scintilla e mentre cercavo, e trovavo ovviamente, altri pesci mi è venuta incontro Simona, tutta elettrizzata da quello che aveva visto andando in acqua prima e un po' più lontano di me. Seduta stante abbiamo deciso che, nell'intervallo del pranzo, dovevamo cercare le maschere, i boccagli e le scarpe per camminare in acqua senza ferirci. La sera abbiamo iniziato a prendere la prima macchina fotografica sub usa e getta e poi è venuto il resto.

Alla fine mi accorgo che ho detto tutto tranne chi siamo.

Simona ha potuto lasciare, per sua fortuna,il mondo del lavoro e fa quello che le piace: suona il piano, dipinge e crea ceramiche artistiche. Ha una impegnativa attività creativa, sulla quale stiamo organizzando un sito tutto suo: www.terreecolori.com. che speriamo di rendere vivo ed interessante come le sue opere.

Io, a differenza di lei, ho lasciato da meno tempo il mio lavoro di dirigente in una grande compagnia di assicurazioni, e sto iniziando solo ora a dedicarmi a tempo pieno ai miei hobby, che sono i lavori manuali, soprattutto su legno, i viaggi, la fotografia sub e, naturalmente, questo sito.

...................................................................................................................Ruggero

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