L'ATTREZZATURA
PER LE FOTO
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Le prime foto del '99, nel Mar Rosso, sono state effettuate con fotocamere sub a film usa e getta. Dal 2002 è stata usata una fotosub Canon a film. In entrambi i casi le stampe sono poi state passate allo scanner. Dal 2003 in poi sono state usate invece macchine digitali Canon PS30 e Canon PS95, con schede da 1 e 2 GB. Le fotocamere sono fornite di scafandri Canon dei modelli specificamente previsti per ciascuna. Per facilitare la ripresa subacquea, agli scafandri sono stati aggiunti mirini esterni, realizzati a mano. Sono ovviamente meno precisi di quelli interni LCD, ma consentono di inquadrare il soggetto anche quando la luce in acqua e la visione attraverso la maschera non consentono un corretto uso dei visori a cristalli liquidi. Oltretutto, tenere spenti i visori consente un migliore utilizzo delle batterie interne alle fotocamere. La risoluzione scelta per le foto digitali è medio/alta, tale da consentire stampe perfette fino al formato A4. Normalmente è stato usato il flash, tranne in presenza di acqua non limpida, situazione più frequente alle Seychelles che alle Maldive o nel Mar Rosso. Dal 2008 abbiamo aggiunto alla strumentazione la videocamera attrezzata per le riprese subacquee. Si tratta di una normalissima Sony Mini DV con il suo scafandro standard. Non è facile da usare sotto il pelo dell'acqua, in quanto la custodia tende fortemente a galleggiare e bisogna fare sforzi notevoli per tenerla in linea sott'acqua. Anche il mirino, a specchio rispetto a quello LCD della telecamera, non è facilmente controllabile dati i riflessi del sole, mentre è molto buono l'utilizzo dei comandi sulla pulsantiera superiore. In questo caso non è pensabile un mirino esterno, per il continuo uso dello zoom che si fa sulla videocamera. Sempre dal 2008 abbiamo iniziato ad usare anche una nuova macchina fotografica, la piccola Olympus µ770SW con scheda da 1 GB. Si tratta di un apparecchio senza scafandro, in quanto già predisposto per scendere fino a 10 metri sott'acqua. E' molto piccola, quindi ha il vantaggio di rappresentare un ingombro minimo quando si fa snoorkling, ma pone anche il problema di non essere facilmente controllabile in fase di scatto, e serve quindi un po' di pratica per giungere a fare foto non mosse. Il mirino LCD è abbastanza grande, ma ha i soliti problemi di riflessi, quindi vedremo se sarà possibile creare un mirino esterno, piccolo abbastanza, ma che risolverebbe anche il problema di tenuta dell'apparecchio in fase di scatto.
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